Praticare yoga



La pratica yoga spesso tocca corde molto sensibili. Non sempre si è pronti a lasciarle vibrare, ad ascoltarne la risonanza. Ascoltarsi non è facile, non è scontato, non è comodo.
E allora si scappa, anche inconsciamente, ci si nasconde dietro a scuse assurde, ma che al momento appaiono insormontabili. Quante volte io sono scappata, convinta di non riuscire a praticare perché l’orario non era quello giusto, o il mio tempo nella giornata era insufficiente, o i soldi disponibili erano pochi … ?
Si può praticare sempre, se lo si vuole … ma bisogna volerlo! Fino a quando sarà la pratica a chiamare, e risulterà impossibile non rispondere.
La pratica è il regista, fa tutto da sé. Anche se l’orgoglio mi fa pensare di poter fare qualcosa, di essere un elemento determinante durante la pratica, io sono solo un mezzo, un veicolo …
Quanta strada ho fatto da quell’ottobre 1996, quando per la prima volta ho partecipato a una lezione di yoga? Quel giorno mi pare appartenere a un’altra vita. Eppure comprendo che tutto doveva andare così, che dovevo percorrere questa strada, con questa fatica, con tutto questo dolore, stupore, smarrimento, ma anche gioia, serenità, forza … coi miei tempi … per arrivare ad essere quello che sono ora.
E la strada continua ancora, non penso abbia una fine, finirà solo quando smetterò di respirare … 

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