Lung-ta, cavalli del vento



Le bandiere di preghiera tibetane, spesso appese sulla cima delle montagne o sui picchi himalayani, simboleggiano l’ahimsa, il precetto della non violenza, il non uccidere, ma anche la compassione, la gentilezza, l’amicizia e il non danneggiare in nessun modo qualsiasi essere vivente.

I cinque colori, che si susseguono in ordine specifico, indicano i cinque elementi. Il blu, per il cielo e lo spazio; il bianco, per l'aria e il vento; il rosso, per il fuoco; il verde, per l'acqua; il giallo, per la terra. Il bilanciamento di questi cinque elementi porta salute, benessere ed equilibrio.

Al centro delle bandiere è rappresentato "cavallo del vento", simbolo della velocità e del mutare della sfortuna in buona fortuna. Attorno si trovano scritti i mantra, espressioni sacre, “pensieri che offrono protezione”.

Il vento , soffiando sulla superficie delle bandiere, si crede che purifichi l’aria e la renda sacra. I mantra vengono sparsi dal vento, e in questo modo la compassione e le buone intenzioni possono pervadere tutto lo spazio intorno, portando beneficio a ogni essere vivente.


Gli agenti atmosferici causeranno, con l’andare del tempo, lo sbiadirsi delle immagini sui pezzetti di stoffa. Proprio come la vita viene costantemente rimpiazzata da nuova vita, è tradizione che le bandiere vengano affiancate da nuove bandiere, in segno di benvenuto ai cambiamenti e come riconoscimento del fatto che ogni essere vivente fa parte del grande circolo della vita. 

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