Bisogno di silenzio


Nel silenzio si ha la possibilità di cercare, indagare; di trovare e ritrovarsi; di mettere a fuoco, lasciare sgretolare i deliri di onnipotenza. L’ego si ridimensiona, si sgonfia, galleggia. Nell’assenza di rumore.

Il silenzio per me è valore. Da proteggere e preservare; ma anche da trasmettere e insegnare.
Spesso per ritrovare il mio silenzio elimino dalla quotidianità
cellulare, lettore mp3, computer, radio, televisione e addirittura i libri.
Il nostro ascoltare è abituato ad essere sempre rivolto verso l’esterno, verso altro da noi; è stordito dal frastuono delle giornate, dai ritmi serrati, dalle ansie per raggiungere target prestabiliti e aspettative. Ottenere tutto e subito non appaga mai, genera costantemente altri bisogni da soddisfare, altri spazi da riempire … in fretta …

Orientare l’ascolto verso un’altra direzione consente di riscoprire il silenzio. Quel silenzio dal quale si riemerge più lenti, quietati, sereni. In cui si può coglie una dimensione più simile a sé, ai propri bisogni.

Silenzio che inizialmente pare noia, disturba e mette a disagio, a volte fa paura. Silenzio che poi diventa confortante, accogliente, rigenerante.

Come si vive senza silenzio?